Visitare le sorgenti
del Sile significa immergersi in un angolo di natura ancora
incontaminata nel cuore della pianura veneta, a soli pochi
chilometri di distanza da Treviso.
Il fiume Sile è un
fiume per molti aspetti singolare: nasce da una fascia di risorgive
al limite di una pianura di origine alluvionale e, dopo un percorso
di circa 96 km, sfocia a nord-est vicino a Jesolo. Da pochi anni è
stato istituito il parco naturale regionale del Sile, un territorio
molto importante dal punto di vista ambientale, che cerca di
proteggere e preservare il corso del maggiore fiume italiano di
risorgiva. La zona delle sorgenti è caratterizzata da aree
parzialmente occupate da paludi e zone umide di particolare
importanza ambientale. Una zona che si può visitare tutto l’anno;
tuttavia, essendo un’area tendenzialmente umida, è meglio evitare
le giornate piovose o nebbiose.
Parcheggiamo la
macchina nel parcheggio in zona Gran Bosco dei Fontanassi. Le
segnalazioni per arrivare qui non sono molto buone: da Casacorba
seguiamo i cartelli per le sorgenti del Sile e continuiamo sempre
dritto tenendoci sulla destra il parcheggio di Porta dell'Acqua
(inutile parcheggiare qui, sarebbe troppa strada da fare a piedi), e
dopo qualche centinaio di metri, prendiamo una strada sulla sinistra
che conduce all'ingresso del bosco e dove lasciamo la macchina (ovviamente nessuna indicazione).
le sorgenti del Sile |
L’itinerario è
costituito da un percorso circolare, compreso tra il Sile e due corsi
d’acqua di minore entità, ma è difficile seguire un percorso
prestabilito: le segnalazioni sono pochissime e dopo un tratto
attrezzato con passarelle bisogna continuare seguendo il proprio
istinto.
Subito all’inizio
del tratto boscato inizia la zona delle risorgive che danno origine
al Sile; attraverso un pioppeto si arriva ad una serie di acquitrini
e polle, che è in parte possibile esplorare.
Siamo nel regno dei
“Fontanassi”, l’area della pianura veneta dove l’acqua
fuoriesce spontaneamente dal terreno in polle di acqua limpidissima
dopo essere scesa dalla montagna seguendo la pendenza naturale del
terreno.
Il sentiero esce poi
dal bosco e costeggia un canale di gronda e campi coltivati; poco più
avanti si può osservare la grande quercia, isolata in mezzo alla
campagna, che rappresenta il simbolo di quelli che, un tempo,
dovevano essere i boschi della pianura veneta.
Con un poco di
pazienza e di silenzio, addentrandosi tra gli alberi, è possibile
vedere molti uccelli che qui nidificano. Questo è il regno delle
cornacchie grigie e delle gazze; è possibile però incontrare anche
qualche fagiano.
Il sentiero piega
poi a destra con un angolo quasi retto: qui osserviamo ancora la
presenza di polle e di risorgive nel mezzo della macchia boschiva.
il Sile all'inizio del suo corso |
Ritorniamo al
parcheggio e partiamo in auto seguendo il corso del fiume Sile fino a
raggiungere la località di Cervara vicino a Quinto di Treviso. Qui è
presente una piccola riserva naturale di 25 ettari proprio nel cuore
del parco naturale regionale del fiume Sile.
L’oasi di Cervara
è importante soprattutto per la presenza dell’ultima grande palude
del fiume Sile, ma anche per l’ambiente naturale, costituito da
boschi e cannetti rifugio di numerose specie animali. Si viene
soprattutto per ammirare e scoprire la natura: una zona ancora
paludosa rimasta lontana dall’intervento dell’uomo e che
dà l’idea di come fosse il corso del fiume in tempi antichi.
Paghiamo l’ingresso
e iniziamo a visitare a piedi questa oasi di verde attraverso un
sentiero che ci conduce all’antico molino, le cui prime notizie
risalgono all’anno 1325, quando vennero acquistati 91 campi con
annessi rustici e una ruota da mulino. Nel corso dei secoli le
funzioni del mulino cambiarono varie volte in base alle esigenze del
lavoro, rimanendo comunque sempre produttivo fino al 1965 quando
venne abbandonato. Grazie ad un accurato lavoro di restauro sono
state ricostruite le due ruote di legno e messi in funzione i
congegni necessari allo sfruttamento della forza idraulica.
Poco oltre il
Mulino, visitiamo l’antico Casone, costruzione di legno e
canniccio di pescatori e contadini tipica delle valli da pesca e
delle zone umide del Veneto. Grazie alle testimonianze di alcuni
dipinti e mappe del passato questi casoni appaiono sempre lungo le
rive dei fiumi, a testimonianza di quanta importanza avessero un
tempo i fiumi come vie di comunicazione.
l'antico casone |
sentieri all'interno dell'oasi di Cervara |
Durante la nostra
passeggiata troviamo diverse postazioni per ammirare, con un po’ di
pazienza, la fauna selvatica che vive protetta nell’oasi. La parte
del leone la fa il Martin Pescatore, simbolo dell’oasi di Cervara,
ma che purtroppo oggi non riusciamo ad avvistare.
Vediamo invece le
cicogne che vivono allevate nella grande voliera (importante progetto
per aiutare il ritorno della cicogna in Veneto), e dove si può
assistere al loro pranzo, ottima occasione per imparare qualcosa di
più su come vivono questi animali e sul progetto che sta cercando
di aiutare il loro ritorno nelle nostre campagne.
la voliera delle cicogne |
Il sentiero passa poi attraverso la zona dei Fontanassi, risorgive
simili a quelle che abbiamo visitato poche ore prima alle sorgenti
del Sile, e che mantengono in vita la palude dell’oasi, finendo
così al mulino con una romantica vista sul fiume Sile.
il Sile all'interno dell'oasi di Cervara |
direzione Treviso |
Questo è solo
l’inizio del parco naturale del fiume Sile, un primo assaggio delle
bellezze naturali che si possono scoprire lungo il corso di questo fiume,
meta ideale di escursioni tra acqua e storia.
Vedi anche: My Veneto
Stupendo itinerario!!!
RispondiEliminagrazie!!
Eliminathe pool of spring water looks so surreal. beautiful place!
RispondiEliminahalfwhiteboy
Yes :) thanks
EliminaCiao! ma è un posto troppo bello!! deve esserci una pace meravigliosa!!! sono rimasta colpita dalla prima foto il colore dell'acqua è incredibile sembra fatato ^_^ le cicogne quindi poi vengono liberate restano nella voliera il tempo di abituarsi all'ambiente se ho capito bene
RispondiEliminasi acqua purissima! si si è un progetto che sta cercando di reintrodurre le cicogne in veneto
EliminaBravissimo bel reportage...sono spesso luoghi dimenticati, ma da valorizzare per la natura incontaminata!!!
RispondiEliminaCiao loty
si davvero!
EliminaWow! Bellissimo :D
RispondiEliminache posto meraviglioso e complimenti sempre per le foto bellissime!
RispondiEliminabuona serata
Alice
grazie!
EliminaFoto e testi sempre di grande interesse. Una mappa per i "da fare", come ora che ti lascio i miei sinceri auguri di buona imminente Pasqua. Buona settimana. NI
RispondiEliminagrazie! tanti auguri anche a te :)
Eliminamolto interessante questo percorso a ritroso sul sile
RispondiEliminaci sono stata! natura selvaggia! bello da fare in bici
RispondiEliminasi è vero, ci sono bellisimi giri da fare in bici
EliminaSempre dei racconti interessanti mi piace la tua curiosità di viaggiatore. Grazie di tutto e buona settimana.
RispondiEliminagrazie :))
Eliminawow, che bei colori! E che bell'itinerario interessante :)
RispondiEliminasi davvero
EliminaQuesto è un viaggio che vorrei proprio fare!
RispondiEliminaLe foto di questo posto trasmettono una pace che mi manca e che cerco.
Un bacione
Maggie Dallospedale Fashion diary - Fashion blog
grazie!!
EliminaUna zona che mi è del tutto sconosciuta. Grazie di questa scoperta!
RispondiElimina:))
EliminaCiao Andrea !
RispondiEliminaIl naturreza è lussureggianti, belle immagini , corsa meravigliosa , grazie per la condivisione !
Settimana Felice e il successo sempre !
Abbracci
grazie!! buona settimana anche a te!
EliminaSpettacolo..Non conoscevo questo posto...
RispondiEliminasi è poco conosciuto
EliminaQuesta zona non la conoscevo, grazie Andrea!!!!
RispondiElimina:))
Eliminache meraviglia questo posto!
RispondiEliminahttp://emiliasalentoeffettomoda.com/maglia-con-frange/
grazie
Ciao Andrea,
RispondiEliminascusa se arrivo solo adesso ma non avevo la connessione.
Un gran bel posto che non ho mai visitato, anzi, non lo conoscevo nemmeno.
Grazie per avermelo fatto scoprire.
buon inizio settimana
grazie buona settimana anche a te!
EliminaCiao Andrea,
RispondiEliminascusa se arrivo solo adesso ma non avevo la connessione.
Un gran bel posto che non ho mai visitato, anzi, non lo conoscevo nemmeno.
Grazie per avermelo fatto scoprire.
buon inizio settimana
Che luogo stupendo! Foto incantevoli! Come sempre, ci permetti di viaggiare un pochino con i tuoi post e per questo ti ringrazio :) Complimenti, buona serata! :**
RispondiEliminagrazie!
EliminaBeautiful nature photos. The water looks clean
RispondiEliminahttp://www.mimosasandme.com
thanks :))
EliminaEcco un altro bellissimo posto della nostra Italia che non conoscevo! Grazie Andrea come sempre, buona Pasqua e un abbraccio :)
RispondiEliminagrazie!! buona pasqua anche a te!
EliminaCome sempre, ci consigli bellissimi posti. Buona Pasqua anche a te :)
RispondiEliminahttp://tarragonain.blogspot.com.es
grazie! auguri!
Eliminanatura incontaminata di rara bellezza, belle foto Andre
RispondiEliminabuon giovedì
un bacione
tr3ndygirl fashion blog
:))
EliminaMa che bello! L'osasi è stupenda...bella proposta per queste giornate primaverili. Buona Pasqua a te Stefania
RispondiEliminasi la primavera e l'estate sono il periodo migliore per la visita dell'oasi :)
EliminaUn passaggio veloce solo per augurarti una serena Pasqua piena di gioia e di tanto buon cibo!
RispondiEliminaAlice
grazie, tanti auguri anche a te :)
EliminaGreat post! Love this a lot.
RispondiElimina** I'm inviting you to join Love, Beauty Bloggers on facebook. A place for beauty and fashion bloggers from all over the world to promote their latest posts!
xoxo;
BEAUTYEDITER.COM
thanks :))
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