"Il Piave mormorò..." Itinerario della Grande Guerra sul fiume Piave

Il Trevigiano conserva ancora oggi cicatrici e ricordi indelebili della Grande Guerra lungo l'asse del fiume Piave, dal Montello al monte Grappa. Visitare questi luoghi è un dovere e soprattutto un'occasione per ricordare quanto accaduto cento anni fa con la speranza di non ripetere più gli errori del passato.
In Veneto ci sono tantissimi itinerari della Grande Guerra, ma quello che vi voglio presentare oggi è frutto di un grande lavoro di restauro e valorizzazione del territorio che conduce dal ponte di Vidor al ponte della Priula, ripercorrendo il fronte Austro-Ungarico della Prima Guerra Mondiale, per una lunghezza di circa 30 km. Lo si può percorrere tutto a piedi lungo un sentiero segnalato, oppure in macchina facendo soste lungo il percorso. Il merito è stato dell' associazione Da Ponte a Ponte che si è presa a carico degli interventi di risanamento e dell'inserimento di segnaletica esplicativa con lo scopo di promuovere quest'area interessata dalla Grande Guerra attraverso itinerari storici e naturali lungo il corso del Piave.

itinerario della grande guerra sul fiume piave
Col Marcon con la parrocchiale di Vidor


Onorato per l'invito da parte di Valentina di Around & About Treviso, ci diamo appuntamento con altri blogger e membri dell'associazione Da Ponte a Ponte in piazza a Vidor, da dove iniziamo il nostro itinerario sui luoghi della Grande Guerra. A piedi saliamo il piccolo Col Marcon, circondato da vigneti di Prosecco, e raggiungiamo la parte più alta del colle, da dove si può ammirare un ampio panorama sul fiume Piave (oppure la Piave come è sempre stato chiamato qui) e sul Montello. E' qui che nel novembre 1917 venne ripiegato l'esercito italiano subito dopo la rotta di Caporetto. Gli abitanti di Vidor dovettero scappare e raggiungere la sponda destra del Piave per trovare rifugio, mentre nel paese e a Col Marcon ebbero inizio i primi tremendi combattimenti tra le poche truppe italiane e l'esercito austriaco capitanato dal generale Otto von Bellow. Alle otto di sera il ponte di Vidor venne fatto saltare in aria dagli italiani, iniziando così la resistenza sulla sponda destra del fiume Piave.
Accompagnati da alcuni membri dell'associazione Da Ponte a Ponte visitiamo alcune trincee e delle postazioni da dove gli austriaci avevano un ampia visuale sul territorio.

itinerario della grande guerra sul fiume piave
vista sul Piave dal Col Marcon

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trincee austriache

Scendiamo in centro paese e raggiungiamo il tempio sacrario situato presso l'oratorio dell'Addolorata sul Col Castello, chiamato così perchè una volta sorgeva l'antico castello di Vidor, e dove oggi vengono custoditi i corpi centinaia di vidoresi caduti in guerra. Pure qui si possono osservare trincee, camminamenti e grotte utilizzate dall'esercito austriaco. Il nostro accompagnatore ci spiega che queste postazioni furono costruite in modo grossolano e veloce perchè gli austriaci non prevedevano di rimanere tanto tempo ed erano convinti di oltrepassare il Piave nel giro di pochi giorni.

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salita al col Castello

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oratorio dell'Addolorata

Scendiamo di nuovo in centro a Vidor attraverso un sentiero panoramico con una vista straordinaria sulle colline del Prosecco e sulle Prealpi Trevigiane. Faccio un po' fatica a credere che un luogo di cosi tanta bellezza e serenità fu teatro di distruzione e di tragiche battaglie con migliaia di morti: la natura ha il dono di saper rinascere anche dove c'è stata morte e carestia.

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vista sulla pianura veneta

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i colli del Prosecco e le Prealpi

Sempre a piedi raggiungiamo la vicina abbazia di Santa Bona, di solito chiusa al pubblico, e oggi aperta solo per noi. Un privilegio unico, non solo affacciarsi sulla terrazza panoramica sul fiume Piave e Vidor, ma anche camminare nell'antico chiostro affrescato. Una bellissima scoperta!

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il fiume Piave visto dall'abbazia di Santa Bona

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chiostro dell'Abbazia di Santa Bona

Il nostro itinerario sui luoghi della Grande Guerra del fiume Piave continua a Falzè. Qui facciamo una breve sosta pranzo, gentilmente offerto dalla Pro Loco di Vidor, e finalmente un po' di tempo per riposarsi e per degustare dell'ottimo Prosecco della zona messo a disposizione da Perlage Wines!
Dopo pranzo proseguiamo a piedi per il Passo Barca di Falzè, dove è presente l'antico porto che commerciava materie prime e legno dalla Dolomiti alla Serenissima. Oggi a ricordo di questo passato è rimasta una zattera  e un punto belvedere con vista Montello e fiume Piave.

itinerario della grande guerra sul montello
Passo Barca di Falzè


itinerario della grande guerra sul montello

Ritorniamo alle macchine e partiamo per la prossima meta: il parco delle Fontane Bianche. Gli itinerari della Grande Guerra non sono solo storie di battaglie e resistenza, ma anche natura e oasi protette. Ne è un esempio il parco delle Fontane Bianche, gestito da Legambiente, e che offre al visitatore un ambiente ancora intatto di risorgive e ruscelli di acqua limpida e cristallina (da cui deriva il nome fontane bianche), il tutto immersi in un bosco golenale con bellissimi scorci.


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parco Fontane Bianche

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risorgive

E' in questi luoghi, tra Falzè e Colfosco, che ebbe luogo la seconda battaglia del Piave, un attacco messo a punto dall'esercito austriaco contro le truppe italiane poste a difesa del Montello e che , in solo otto giorni, causò la morte di 240.000 soldati. Per visitare l'oasi bisogna calcolare minimo un'ora.

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monumento ai caduti a Falzè di Piave

Continuiamo in macchina alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra sul fiume Piave fino a raggiungere la località di Colfosco di Susegana, dove parcheggiamo di fronte alla tipica Osteria Ciao Bei. Qui ci aspetta una bella passeggiata sul sentiero di Sant'Anna, immersi nel silenzio della vegetazione lungo la confluenza del fiume Soligo con il Piave. Un percorso selvaggio e pianeggiante che ci porterà a visitare un'antica grotta utilizzata come ospedale da campo durante i combattimenti.


itinerario della grande guerra sul montello
la grotta utilizzata come ospedale da campo

La Grande Guerra diede un grande impulso nello sviluppo della medicina e della chirurgia; i feriti nelle trincee venivano trasportati negli ospedali da campo dove i medici effettuavano i primi interventi chirurgici di emergenza.

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Il fiume Piave al tramonto

Un luogo questo del percorso di Sant'Anna che sa di mistero e di silenzio, dove il ricordo è ancor più accentuato dai segni e dalle migliaia di vittime, soldati e civili, cadute durante la Grande Guerra. Storie di uomini e di un fiume che cento anni fa diventò Sacro alla Patria.

VEDI ANCHE:
La sezione sul mio blog dedicata alla GRANDE GUERRA
I migliori itinerari e sentieri a tema Grande Guerra



Vedi anche: my veneto

44 commenti:

  1. Che belle zone e quanto è importante la storia! Anche noi eravamo a Vidor qualche settimana fa, siamo stati ad una degustazione in cantina, ne abbiamo parlato proprio oggi.

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  2. luoghi che devono essere visitati solo per la forza del ricordo. ottimo post, bravo!

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  3. Che bei posti con una grande storia dietro!
    Passa a trovarmi VeryFP

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  4. Splendido post dedicato a una parte importante della nostra storia.... luoghi incantevoli!

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  5. Ciao Andrea!
    Un viaggio pieno di storie con splendidi paesaggi!
    Bellissimo post!

    Abbracci!

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  6. Come sempre sai scoprire le perle nascoste che abbiamo dietro casa :-)

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  7. Posti davvero unici per la loro bellezza e storia.

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  8. Mi affascinano molto i pisti con una storia cosi dietro..
    Grazie per queste belle immagini.
    Baci

    www.angelswearheels.com

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  9. waw quanto è bello e interessante questo itinerario.

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  10. è una zona che non conosco assolutamente ma che mi piacerebbe molto visitare!

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  11. Queste gittà sono molto interessanti. Maggari no dimentichiamo la storia e i nostri svagli, pero sembra che, per quello che vediamo alla tv, ancora siamo peggiore.
    http://tarragonain.blogspot.com.es

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    1. si davvero.. sempre che non si stia imparando dagli errori passati.. anzi

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  12. Ti ringrazio ho letto tutto con un pò di ...groppo in gola... grazie per le immagini e per il racconto.
    Buona serata un abbraccio.

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  13. Beautiful landscapes, your pictures of nature are gorgeous
    xxx
    www.travelera.es

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  14. Un bellissimo post Andrea, complimenti. Ti abbraccio e ti auguro un buon lungo we, a presto :)

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  15. Quante belle foto!!!
    Ti auguro un meraviglioso venerdì!
    bacioni
    Nuovo post da me: http://www.milanotime.net/fashion/brown-white-and-black/

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  17. un itinerario veramente interessante, me lo salvo!
    buona domenica
    Alice

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  18. Si, il Piave mormorò....non passa lo straniero! Quante volte l'abbiamo contata a scuola questa canzone e allora nessuno sapeva veramente di cosa trattasse. Ogni volta che vado in vacanza in montagna, ultimamente in un bel hotel val gardena, mi iscrivo sempre ad escursioni turistiche di carattere storico. Sono appassionata della storia della Grande Guerra e in Trentino Alto Adige ogni albero, ogni sentiero, ogni sasso te ne parla. Stupendo!

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    1. già, la nostra zona è piena di queste tragiche testimonianze, sta a noi a cercare di valorizzarle e soprattutto di tenerle vive

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  19. Ciao grazie per aver vissuto un po' del nostro territorio. La prossima volta ti dovrai far portare anche all'isola dei morti. Oltre ad un gran lavoro di restauro e mantenimento del territorio, un luogo carico di ricordi e di vite vissute per difendere la nostra patria. Grazie

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