Le Grotte del
Caglieron sono da sempre una delle mie mete preferite in zona
Vittorio Veneto – Bosco del Cansiglio.
Le ho visitate per la
prima volta in terza media, nel lontano 1990 , quando ancora non
erano famose e pubblicizzate su Instagram e sui vari social, e da
subito mi hanno colpito per la loro bellezza e unicità.
All'epoca il percorso si
sviluppava solo per una decina di metri lungo una passerella sospesa
di legno, oggi, invece, è molto più lungo e consiste in un
itinerario con pannelli descrittivi e con un museo di
prossima apertura.
Ma cosa sono le Grotte
del Caglieron? Situate ai piedi del Cansiglio e a pochi
chilometri da Vittorio Veneto, sono una serie di cavità in parte
naturali e in parte artificiali attraversate dal torrente
Caglieron su strati di arenarie e di marne del Miocene medio (da 16 a
10 milioni di anni fa).
Da quest'anno, purtroppo, l'ingresso è a pagamento, parcheggio + entrata. Purtroppo non so darvi maggiori info perch cambiano sempre.Vi consiglio di contattare la Proloco.
Intanto iniziamo la
visita alle Grotte del Caglieron parcheggiando la nostra macchina
subito dopo il centro visite del parco. Fate attenzione: è presente
anche un altro parcheggio più vicino all'ingresso, ma a pagamento,
quindi, seguite le indicazioni per il centro visite, senza
attraversare il ponte sulla vostra sinistra, e lasciate la macchina
lì (se per caso qualcuno avesse degli aggiornamenti in merito ai parcheggi, ad es. se ora sono tutti a pagamento, gli sarei grato se potesse commentare alla fine del post. )
Dal parcheggio si scende
a piedi e si prende il sentiero che conduce alle grotte.
Tutte le stagioni sono
ideali per visitare le Grotte del Caglieron: in inverno, la magia
delle cascate ghiacciate, è qualcosa di unico; purtroppo può
capitare che con il ghiaccio parte del percorso venga chiuso. In
estate, invece, i colori della vegetazione e il frastuono dell'acqua
rendono la visita gradevole e perfetta da fare in tutta tranquillità.
In questo post metterò alcune foto in versione invernale ed alcune
in versione estiva in modo da dare un'idea completa di questo luogo.
Da subito si visitano
delle cavità artificiali da dove veniva estratta
l'arenaria, anche chiamata “pietra dolza”, perché molto
facile da lavorare. Il distacco del materiale veniva provocato a
blocchi, utilizzando scalpellini i cui segni sono ancora visibili
lungo le pareti. Per evitare crolli venivano lasciate delle
colonne inclinate a sostegno della volta.
cavità utilizzate per l'estrazione dell'arenaria |
inizio del percorso sospeso su passerella di legno |
Attraverso una comoda
passerella di legno si attraversa la parte naturale e più
interessante delle Grotte del Caglieron: un'incredibile forra
fatta di cascate, acque tumultuose, stalattiti e stalagmiti. Il
percorso è lungo un centinaio di metri e consiglio di portare un
Kway durante i periodi più umidi.
in estate i colori cambiano |
giochi di acqua e di luce |
seguendo il torrente Caglieron |
Usciti dalla gola il
sentiero continua costeggiando il torrente Caglieron e finisce dove
c'è l'antico mulino ora bar ristorante. Da qui si può notare
che è in progetto un allungamento del percorso con la
ristrutturazione di un altro mulino che ospiterà un museo.
l'antico mulino ora bar ristorante in inverno |
Per tornare alle macchine
si segue per un breve tratto la strada asfaltata accanto al
ristorante, e poi si prende sulla destra un sentiero che sale
ripido nel bosco e che raggiunge il borgo dello Scalpellino,
un ricordo dell'antico mestiere che qui veniva svolto.
il borgo dello Scalpellino |
mappa delle Grotte del Caglieron |
Da qui ancora pochi
minuti e raggiungiamo la strada provinciale che conduce al centro
visitatori.
Le Grotte del Caglieron
sono sicuramente un piccolo gioiello ancora poco conosciuto, da
scoprire e ammirare prima dell'arrivo del turismo di massa, fatto
da autobus e comitive chiassose, che poco hanno in comune con i
valori e i silenzi della montagna. Da visitare il prima possibile!
Finita la visita alle Grotte del Caglieron vi consiglio di fare un salto a Vittorio Veneto e di vedere il borgo di Serravalle, un angolo medievale di suggestiva bellezza.
Vi avevo già raccontato cosa vedere a Vittorio Veneto e questa frazione merita sempre una visita. Se vi avanza tempo salite anche al vicino Santuario di Santa Augusta da dove si ammira un bellissimo panorama, il modo migliore per concludere una giornata nella Marca Trevigiana.
Finita la visita alle Grotte del Caglieron vi consiglio di fare un salto a Vittorio Veneto e di vedere il borgo di Serravalle, un angolo medievale di suggestiva bellezza.
Vi avevo già raccontato cosa vedere a Vittorio Veneto e questa frazione merita sempre una visita. Se vi avanza tempo salite anche al vicino Santuario di Santa Augusta da dove si ammira un bellissimo panorama, il modo migliore per concludere una giornata nella Marca Trevigiana.
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Che spectaccolo!!! Che posti così carini da te.
RispondiEliminahttp://tarragonain.blogspot.com.es
si e queste grotte sono poco conosciute :))
EliminaChe luogo fantastico...un vero spettacolo naturale. Molto suggestivo d'inverno con quelle bellissime cascate di ghiaccio. Ciao Andrea, Stefania
RispondiEliminasi davvero :)) in inverno ha un fascino diverso :))
EliminaChe belle che sono le foto e a vedere il tutto dal vivo deve essere spettacolare. Buono per chi può andare ancora finché le tasche non si toccano e beato te che puoi girare !
RispondiEliminasi infatti :))
Eliminache meraviglia!!
RispondiEliminagrazie!!
EliminaBellissimo alcuni punti di passaggio rasente mi ricorda quello dell'Orrido dell'Acquatona a Sappada giusto un piccolo riferimento. Veramente belle grazie non conoscevo. Buona giornata
RispondiEliminaBellissimo alcuni punti di passaggio rasente mi ricorda quello dell'Orrido dell'Acquatona a Sappada giusto un piccolo riferimento. Veramente belle grazie non conoscevo. Buona giornata
RispondiEliminal'orrido dell'acquatona è da tempo nelle mie escursioni da fare :)) speriamo quest'estate!
Eliminabreathtaking! xxx
RispondiEliminastylentonic.com
thanks :))
Eliminami manca un po il posto a San Leonardo vicino allo www.stroblhof.com
RispondiElimina:))
EliminaChe meraviglia!! Avevo sentito parlare di questi posti bellissimi,non avevo mai però visto foto così belle, grazie, buon weekend!
RispondiEliminaCaro Andrea, come vedi ci sono nuovamente, ora che con la grande sfilata di noi alpini a Milano, ho finito di pubblicare le centinaia di foto.
RispondiEliminaTutto interessante ciò che tu pubblichi, a me mi affascina queste grotte.
Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Che luoghi meravigliosi e che belle foto, complimenti, partirei subito!!!
RispondiEliminaBuona serata!!
Che spettacolo! Quanti luoghi incantati e poco conosciuti che esistono! Io mi segno tutto, sia mai che possa andare a visitarle! Grazieeeeeeeee!
RispondiEliminaCiao Andrea! Grazie per i consigli, articolo prezioso! Confermo che in estate le Grotte sono davvero un'oasi per ripararsi dalla calura. Per quanto riguarda i parcheggi prima del ponte ti confermo che ora sono a pagamento, purtroppo.
RispondiEliminaA presto,
Martina
Grazie per il bel racconto, molto chiaro e dettagliato, mi ha tanto incuriosito, penso che ci farò un giro a breve. Ciao
RispondiEliminaÈ possibile farla con un passeggino?
RispondiEliminaPurtroppo non sono mai stato in giro con i passeggini e non so aiutare, consiglio di scrivere alla pro loco, grazie
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