Un itinerario per Venezia alla scoperta del sestiere Castello

Il sestiere di Castello con l'Arsenale e l'isola di San Pietro è una delle zone di Venezia meno visitate dai turisti e per questo, per me, più autentica.
In una giornata fredda e di nebbia andiamo alla scoperta di questo angolo della Serenissima in modo slow, attraverso i suoi segreti, e a Venezia ce ne sono tanti, modi di vivere e curiosità. 
 
NB. Puoi prenotare ogni sabato e domenica, alle ore 16h00, una visita guidata del sestiere di Castello organizzata da Civitatis. QUI il programma e ulteriori dettagli.
 

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l'ingresso dell'Arsenale

Il nostro itinerario di visita al sestiere di Castello parte dall'Arsenale, un grandioso complesso di cantieri, officine e depositi da cui uscirono le flotte veneziane. La nostra guida ci racconta che durate la battaglia di Levanto veniva costruita circa una barca al giorno, e che solo nell'Arsenale erano presenti delle mura perchè quello che si costruiva all'interno era segreto della Repubblica Serenissima. In effetti Venezia non aveva bisogno di difesa dato che era protetta in modo naturale dalla laguna.


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iniziamo il nostro tour

Da subito la nostra guida ci mostra la particolare segnaletica stradale di Venezia, realizzata dipingendola sui muri ed intonaci delle case tramite sfondo bianco e riquadro nero. Questa segnaletica prende il nome di nizioleto, dal dialetto veneziano piccolo lenzuolo.

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i nizioleti
Prendiamo la calle della Tana, una volta magazzino della canapa e arriviamo in via Garibaldi, centro di un popolare quartiere, che fu realizzato nel 1808 coprendo parte del rio Castello onde creare un percorso pedonale per i Giardini pubblici.
La guida ci ricorda che a Venezia le piazze prendono il nome di campi perchè una volta erano dei veri campi d'erba, mentre di piazza ce n'è una sola ed è piazza San Marco.


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Una breve sosta ai giardini pubblici della Biennale e proseguiamo per l'isola di San Pietro, appartata e suggestiva all'estremità orientale dell'area urbana, fu quasi certamente la prima ad essere abitata, ospitando il potere religioso a Venezia.
Il campo San Pietro dà una buona idea di come potevano essere i campi una volta a Venezia. Un angolo intatto e silenzioso dominato dal campanile della chiesa di S. Pietro di Castello costruita su progetto del Palladio.


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Campo San Pietro

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Attraversiamo il ponte di legno di Quintavalle e arriviamo nel piccolo quartiere di Secco Marina, conformato a isolati paralleli che sono separati da calli corte e incentrato nella lunga e ampia calle omonima. Ancora pochi minuti e finiamo il nostro tour, dopo circa due ore, presso la chiesa di San Giuseppe di Castello, ricca di affreschi e dalla semplice facciata. Nonostante il turismo di massa sia distante solo un centinaio di metri, qui ci si rende davvero conto che a Venezia, non appena giri l'angolo, entri in un'altra realtà. Una realtà che va scoperta perdendosi nel suo labirinto di calli e campielli.

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ritornando a casa per Piazza San Marco



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14 commenti:

  1. Se tornerò a Venezia terrò presente i tuoi spunti :)

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  2. ma che belle foto, che bel reportage..io sono stata da quelle parti qualche volta e ogni volta pioveva di brutto! e che sfortuna però... mi godo le tue immagini :-)

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  3. che bel giro! una venezia davvero insolita

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  4. My cougina lives in Venezia teh last couple of years!

    http://beautyfollower.blogspot.gr/

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  5. Splendida Venezia! Quante corse per gli esami!!!

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  6. Ho letto tutto d'un fiato il tuo post, è bellissimo!

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  7. Splendida Venezia! Quante corse per gli esami!!!

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  8. Venezia è sicuramente al suo meglio con il freddo e la nebbia, e i quartieri più defilati sono i più belli. Tutta un'altra città rispetto a quella piena di turisti chiassosi.

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