Tra tutte le escursioni che si possono fare ad Asiago sui luoghi della Grande Guerra, quella sul monte Fior e Castelgomberto è senza dubbio una delle più spettacolari e significative.
Si tratta di un'escursione della durata di 4h30, 550 metri di dislivello e 14 km.
E' in questi monti che si narra la storia del libro “Un anno sull'Altipiano” di Emilio Lussu, un libro che invito tutti a leggere per capire quello che è successo in queste montagne.
Ci sono diversi modi per raggiungere il Monte Fior: io ci sono stato due volte partendo dalle Melette o da Foza. Il sentiero che parte da Foza, consigliato dagli uffici del turismo locali, sale ripidissimo nel bosco tra ortiche e rovi e quindi non me la sento di consigliarvelo.
Vi suggerisco, quindi, quello che parte dalle Melette.
MELETTE
Punto di partenza è il parcheggio degli impianti delle Melette.
Qui sistemo zaino e scarpe trekking e mi metto in cammino seguendo il sentiero che passa vicino alla cassa e poi sotto la seggiovia.
Da qui la strada sterrata sale costantemente fino a raggiungere la stazione a monte della seggiovia. Calcolate circa 45 minuti per questo tratto.
Tempo per ammirare il panorama e diamo inizio alla vera e propria escursione sul Monte Fior.
MALGA SLAPEUR
Tenendomi la stazione della seggiovia alle spalle, vado a destra e seguo il sentiero che svolta a sinistra e perde quota diventando poi una strada sterrata.
Al primo bivio vado a destra e continuo a scendere leggermente fino a raggiungere Malga Slapeur (indicazioni lungo il percorso).
Ora inizia un breve tratto in salita che mi condurrà alla bellissima Città di Roccia.
CITTA' DI ROCCIA
Seguo il sentiero sulla destra che sale accanto al recinto elettrificato della malga (non prendete quello che va a sinistra perché è il sentiero da dove si scende al ritorno) e poi continuo a destra seguendo l'andamento della montagna.
Già da qui si possono vedere le prime formazioni rocciose.
Sempre sullo stesso sentiero continuo ora in maniera pianeggiante e arrivo alla Città di Roccia, un ambiente davvero suggestivo e interessante dal punto di vista geologico con campi carreggiati (karren nome scientifico) dove si vede l’affioramento di uno strato di “rosso ammonitivo”(un particolare tipo di calcare) che da vita a formazioni rocciose che prendono il nome di “città di roccia”.
Guardate che meraviglia!
MALGA MONTAGNA NUOVA
Continuo sempre sullo stesso sentiero e ora affronto un breve tratto in salita che conduce alla malga Montagna Nuova a metri 1724.
Sosta per ammirare il panorama verso Gallio, Asiago e la pianura con Bassano del Grappa, e seguo ora le indicazioni per il Monte Fior.
Il sentiero svolta a sinistra e inizia a salire fino ad un bivio con segnaletica:
MONTE FIOR
Qui vado a sinistra e cammino sul crinale del monte Fior dove si possono osservare ancora le trincee e camminamenti con i vari cartelli che spiegano bene le battaglie e la storia di questo angolo dell'altopiano.
In cima al monte Fior sono posizionati dei cartelli con tutte le vette che si possono ammirare in giornate di bel tempo (non oggi purtroppo): dalla Marmolada all'Adamello, la vista spazia in un anfiteatro di montagne di rara bellezza, passando per Cima d'Asta, a Panarotta, Monte Avena e Monte Grappa, ma anche Cima Portule, Monte Novegno, Cima Carega e Dolomiti di Brenta in lontananza.
E' in questi posti che Emilio Lussu narrava gli assalti alle trincee austriache inespugnabili e di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica. Ora regna solo un grande silenzio, un silenzio da capire e rispettare.
CASTELGOMBERTO
Dal monte Fior l'escursione continua alla cima di Castelgomberto, situata proprio di fronte e vicinissima. Per raggiungerla bisogna scendere di quota, passando vicino a trincee e gallerie, arrivando così alla Selletta Stringa a m. 1731.
Da qui si entra in un sistema di cunicoli, trincee e camminamenti davvero impressionanti, fino a raggiungere la cima di Castelgomberto a m.1771 dove è situata la croce in ricordo dei caduti e al generale Euclide Turba.
Se il tema Prima Guerra Mondiale vi appassiona, vi invito a leggere la sezione del blog dedicata alla Grande Guerra con vari post dedicati alle escursioni per le trincee e approfondimenti storici su personaggi e fatti come, ad esempio, Francesco Giuseppe I d'Austria, sua moglie Sissi, Francesco Baracca, breve riassunto sulla prima guerra mondiale, la Strafexpedition, Battaglia di Caporetto, o l'attentato di Sarajevo.
Tempo per il pranzo al sacco e un po' di riposo per ammirare un panorama a 360° sull'altopiano dei Sette Comuni.
SELLETTA STRINGA
Rientro ora in discesa alla Selletta Stringa e seguo le indicazioni per il sentiero 861 che conduce in discesa, e in mezzo al bosco, a Malga Slapeur.
Una volta arrivato in malga (vendita formaggio di pecora, uno dei pochi qui ad Asiago. Vedi anche il mio post Malghe Asiago) rientro alle Melette seguendo il sentiero dell'andata in leggera salita verso la stazione a monte e poi in discesa verso il parcheggio.
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ANCHE:
Escursioni
trekking Altopiano Sette Comuni
La sezione del blog dedicata al VENETO al TREKKING e agli HOTEL per organizzare al meglio la tua vacanza.
Che bellezza! Questo posto sembra così sereno!
RispondiEliminaBaci
Maggie D.
IndianSavageBlog by Maggie Dallospedale
eh si :))
Eliminaposti bellissimi
RispondiEliminasi davvero!
Eliminacome sempre una meraviglia.....
RispondiEliminagrazie :))
EliminaCerto che la Grande Guerra ha lasciato delle tracce inequivocabili dei suoi trascorsi in queste zone! La bellezza di questi luoghi che tu così egregiamente ci descrivi, non deve distoglierci dal pensiero delle vittime di questo conflitto.
RispondiEliminaUna visita e un trekking importante, anche per ricordaci che non bisogna mai dimenticare quanto le guerre siano nefaste! Ora più che mai ...
14 km dislivello???
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